L’alluce valgo
A cura di Dr. Roberto Camisassa – Ortopedico, Chirurgia del Piede e della Caviglia
L’alluce valgo è oggi molto diffuso, in particolar modo tra la popolazione femminile.
Nonostante la loro diffusione queste problematiche sono poco considerate fino a quando non si raggiungono livelli di gravità importanti.
Questa deformità consiste in una deviazione dell’articolazione metatarso-falangea dell’alluce, che crea molti problemi di conflitto con le calzature e a carico delle dita piccole del piede. È possibile risolvere il problema in maniera molto meno dolorosa di quello che si possa pensare.
Esistono trattamenti non chirurgici da intraprendere qualora la sintomatologia non sia ancora sufficientemente grave. Plantari su misura e trattamenti locali aiutano a convivere con il problema, senza però risolverlo purtroppo. Spesso le pazienti, dopo aver provato diversi approcci, convenzionali e non, ed aver speso molti soldi in calzature o tutori miracolosi solo sulla carta, decidono di affrontare il problema in modo più energico, ma sicuramente più efficace, cioè chirurgicamente.
Esistono diversi tipi d’intervento, da quelli più tradizionali a cielo aperto a quelli più moderni con approccio mini-invasivo.
La proposta terapeutica viene condizionata da parametri radiografici e durante la visita potremo discutere di pregi e difetti dei diversi approcci, personalizzando il trattamento in funzione della sua età e dei desideri in termini di necessità sportive e lavorative.
I pochi uomini che arrivano a farsi visitare con un problema di alluce valgo di solito presentano quadri già avanzati e pertanto difficilmente l’approccio sarà mini-invasivo, ma ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola!
Dopo la chirurgia, è sempre consigliabile un percorso fisioterapico di rieducazione al passo.