La protesi di caviglia
A cura di Dott. Roberto Camisassa – Medico Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Specializzato in Patologie del Piede e della Caviglia
L’intervento di protesi di caviglia si esegue per curare patologie artrosiche degenerative e post-traumatiche a carico della caviglia, e rappresenta una valida soluzione in alternativa alla più tradizionale artrodesi, cioè alla fusione articolare. Consiste nel rimuovere la cartilagine rimasta e pochissimo tessuto osseo dalla tibia e dall’astragalo e nel sostituire i due capi articolari con due componenti metalliche che li rivestono perfettamente, come le più conosciute protesi di anca e di ginocchio.
Dopo l’intervento chirurgico la convalescenza è da seguire con attenzione. Dopo 2 o 3 giorni in clinica bisogna poi proseguire le terapie ambulatorialmente e il ritorno ad un normale movimento deve essere graduale e controllato. Dopo un iniziale periodo (4 settimane) con un tutore, si deve procedere ad una progressiva ripresa del carico e delle normali attività senza fretta.
La fisioterapia svolge un ruolo fondamentale nella ripresa della normale deambulazione: è parte integrante del processo di guarigione e, se ben eseguita, rappresenta un plus nel risultato finale che, normalmente, si ottiene dopo 4-6 mesi, massimo un anno a seconda della gravità del quadro clinico iniziale e delle condizioni generali del paziente.
Le protesi di ultima generazione garantiscono risultati molto confortanti e le prospettive di durata negli anni cominciano ad essere come per le protesi di ginocchio ed anca. Per decidere se è necessaria o meno la protesi, una visita ortopedica ed esami semplici (radiografie e TC) permettono di stabilire se la qualità dell’osso e il modo di appoggiare il piede consentono alla caviglia di “sopportare” un impianto di protesi.
La durata di una protesi è direttamente proporzionale al corretto uso che se ne fa, ma, una volta completato l’iter riabilitativo, i pazienti possono tranquillamente svolgere la maggior parte delle attività sportive che prediligono, come ad esempio il tennis, il trekking, il nuoto, lo sci, il golf e la bici senza particolari difficoltà.